Stupenda cartolina augurale by Franco Fato. |
Gesù di Nazareth Maria e Giuseppe.
Mi è
sempre più difficile credere nella natura divina di Gesù figlio di Giuseppe e
di Maria ma non metterò mai in dubbio (da uomo del dubbio) la sua vita terrena
e ciò che hanno rappresentato lui e la sua famiglia per l’Umanità.
Gesù
figlio di Giuseppe e di Maria è sinonimo di famiglia e non c’è nel mondo niente
di più bello della propria famiglia. Un “bene prezioso” questo che sovente
viene calpestato (neanche fossero “perle date ai porci” per rifarci ad una parabola
dei Vangeli) sia a causa di stupide incomprensioni che perché vittime di una
malsana società moderna che cerca di isolare gli individui forse per gestirli
meglio.
Fuori
dalla famiglia ed isolati non siamo niente: difendete così come l’ha difeso
Maria di Nazareth questo enorme tesoro. Difendetelo anche a costo della vostra
stessa vita. Difendetelo anche se i vostri stessi familiari non vi capiscono né
vi capiranno mai.
...
l'ammetto: non credo in Cristo Figlio di Dio ma semplicemente in Gesù figlio
dell'uomo, di Giuseppe e di Maria. E se devo dire quale sia la miglior famiglia
mai vissuta sulla terra... non posso non dire che quella è la famiglia composta
da Giuseppe, Maria e Gesù. Una famiglia, questa, che si dimostra il tutto ed il
contrario di tutto... ma sempre e comunque una famiglia che ha fatto della sua
unità il punto di maggior forza: nella gioia e ancor più che nella gioia... nel
dolore.
* * *
Elogio a Maria di Nazareth... protettrice
della famiglia.
(Da un mio post su Facebook).
Sarà
che sono un uomo e sarà che non sono neanche padre (?) a differenza di Giuseppe
"il carpentiere" che di figli ne aveva anche non suoi ma, credetemi,
più passa il tempo e meno riesco a capire la psicologia femminile mossa d'amore
materno.
Le
madri, quest'universo magico... misterioso... strano: non sono tanto felici dei
figli che sono loro amorevolmente e riconoscenti vicini nel momento del reale
bisogno (si contentano di un semplice sguardo, un bacio, un sorriso, un
abbraccio, una parola di conforto...) quanto soffrono per la mancanza del
figlio ingiustificatamente assente.
E dei
padri? ... meglio non parlarne: chi non ricorda infatti la "parabola del
figliol fesso e del figliol prodigo"?
E poi?
... il capolavoro di Maria di Nazareth.
Maria
di Nazareth? ... eccola lì spinta da amore materno intenta a consigliare al
frutto "scapestrato" del suo ventre un po' di attenzione in più nel
suo dire, nel suo fare e nello sfidare senza paura il potere costituito.
E lui?
... la scaccia in malo modo dalla sua presenza. Scaccia lei ed i suoi fratelli.
Perché il destino scritto si compia.
Basterebbe
ciò per convincere una persona sensata a prendere una strada diversa anche da
ciò che considera la sua stessa carne. Un uomo, un padre potrebbe anche farlo....
ma una madre?
Ed
eccola, Maria, ai piedi della croce non impegnata a rinfacciare al proprio
frutto "scapestrato" del suo ventre le mille ed una colpa addebitantegli
ma... Eccola, Maria, impegnata a piangere ai piedi del figlio che in quel
drammatico momento le viene umanamente tolto.
Lo
rivedrà in futuro? ... c'è chi le dice di sì. Lei intanto piange. Malgrado
abbia ancora tanti altri figli suoi e tanti figli non suoi cui pensare.
Lei
intanto piange... il figlio che non c'è e che forse non c'è mai stato se non
nel suo cuore di madre.
Strani
esseri le madri.
Ma
forse ancor più strani (o gli unici esseri strani in questo stupendo non
duplicabile rapporto/cordone ombelicale) siamo solo noi figli degeneri.
* * *
Dio? ... prenditi una vacanza: evita che
almeno a Natale qualcuno uccida nel tuo Santo Nome.
(Da un mio post su Facebook).
Il
nemico dell'umanità non è l'islamismo ma è la religione.
Pensate
che una volta la religione islamista si chiamava ebraismo. Poi si è chiamata
cristianesimo ed infine - oggi - si chiama islamismo.
Nel
corso dei secoli comunque ha avuto un solo nome: religione.
Ed il
sangue versato è stato sempre lo stesso: quello della gente di strada. Solo
poche volte quello di chi gestisce il potere e/o la finanza.
* * *
E Dio incontrò Mose.
(Da un mio post su Facebook).
La
prima cosa che - sembra - disse Dio a Mosè nell'incontro illuminato e
riscaldato da un roveto ardente fu: "Togliti i calzari, sei su un luogo
sacro!"
E noi
dovremmo ricordarci di tale ordine ogni qualvolta, la mattina svegliandoci e
scendendo dal letto, mettiamo i piedi per terra.
La
terra (con rispetto per gli ospiti) è e resta un luogo sacro.
A
proposito, qualche anno addietro sono stato al monastero di santa Caterina ai
piedi del monte Sinai ed ho toccato il roveto che secondo la tradizione è
quello da cui Dio ha parlato a Mosè.
Effetti
strani (tipo incontri ravvicinati del terzo tipo)? ... nessuno.
Poi
sono salito sul monte Sinai nel punto in cui secondo la tradizione è salito
qualche migliaio di anni addietro anche Mosè e... ho visto Dio.
L'ho
visto guardando - negli occhi - oltre il confine dell'infinito la bellezza del
suo Creato.
Un
abbraccio e tantissimi auguri a tutti di un Buon Natale ed un felicissimo anno
nuovo.
* * *
...
un caro abbraccio (ed ovviamente auguri di Buon Natale) a tutti dal sempre
vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
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